ATC TO1: contenimento cinghiali

La Provincia di Torino e l’Ambito Territoriale di Caccia TO1 hanno raggiunto un accordo di collaborazione che prevede una serie di monitoraggi e successivi interventi di contenimento della popolazione di cinghiali nell’area del Parco Naturale del Lago di Candia.
L’obbiettivo è quello di ridurre i danni causati dagli ungulati alle colture agricole nelle aree circostanti il parco.
Il Parco è circondato da aree agricole, prevalentemente coltivate a mais, che nel periodo della semina e della maturazione attraggono gruppi di cinghiali che possono trovare temporaneo rifugio nel Parco.
Gli interventi verranno effettuati dal personale di vigilanza dell’area protetta e dai selecontrollori dell’ATC TO1.

 

Ancona: piano contenimento cinghiali

Approvato dalla provincia di Ancona il piano di contenimento dei cinghiali con durata di cinque anni.
Il piano è ufficialmente entrato in vigore il 7 marzo e sarà validofino al 31 dicembre 2017.
Gli abbattimenti verranno effettuati dalla Polizia provinciale, che si avvarrà di selecontrollori appositamente formati, e riguarderanno fasce di territorio normalmente precluse alla caccia come le zone di ripopolamento e cattura, le oasi di protezione, i centri pubblici di produzione della fauna e le aree di rispetto ricomprese nei Comuni con territorio destinato a coltivazione per una percentuale superiore al 70%.

L’attuazione del piano avverrà in base alla normativa statale e regionale, cioè in caso di documentata eccedenza della specie cinghiale e di reali pericoli per la viabilità.

Bergamo: piano faunistico … cascata di lamentele

Bergamo: mercoledì 27 marzo, si è riunito il coordinamento provinciale delle associazioni dei cacciatori (CUPAV) per discutere del nuovo piano faunistico.
Il risultato della consulta è stato dissenso unanime verso il documento della Provincia riguardo diversi punti dai 70 ai 100.
Gli argomenti che hanno suscitato maggiore scalpore sono l’aumento della zona vietata alla caccia nella zona prealpina, l’aumento della zona di rispetto delle rotte migratorie a 400 metri.

Leggi l’articolo completo: http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/363068_il_piano_faunistico_non_piace__impallinato_dai_cacciatori/

Siena: sospensione del controllo alla specie volpe

Anche oggi ci troviamo di fronte all’ennesimo passo indietro o meglio all’ennesimo ricatto da parte delle associazioni anti caccia.
Non parlo nello specifico delle operazioni di controllo sulla volpe, ma di come sia possibile che un ente come una provincia possa prendere una decisione, valutarla, studiarla ed approvarla.
Decidere i modi di attuazione di un prelievo simile, il solo farlo vuole dire pensare che sia necessario.
Quando poi scoppia una bomba mediatica dietro front…. anzi no, sospensione per un mese, magari si dimenticano e ricominciamo.
Che sia giusto o meno, utile o inutile, etico o immorale, non lo so.
Non mi piace questo clamore mediatico su alcuni temi, l’accanimento e questo assecondare fine a se stesso… di questo passo sarà sempre peggio.

Link all’articolo: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/natura/2013/03/28/Rinviata-caccia-volpi-Siena_8474037.html

Il limite tra democrazia e provacazione

E’ mai possibile che ad ogni manifestazione o fiera a tema di caccia sia presente una delegazione di estremisti anti caccia?
Il sacro e santo diritto alla parola, e a manifestare il dissenso negli anni è trasceso nella libertà di offendere, insultare, spintonare, sputare… tutti atti deplorevoli che vengono utilizzati a fini intimidatori nei confronti dei cacciatori all’ingresso delle più importanti fiere di settore.
Che senso ha autorizzare o permettere che una trentina di boriosi, facinorosi, estremisti anti caccia si piazzino all’ingresso di una fiera ad insultare e spintonare i visitatori…?
Anche questo week end durante la fiera Expo Riva Caccia Pesca ed Ambiente ci sono stati i soliti noti ad infastidire, anche pesantemente i visitatori.
Quel che è peggio sono le dichiarazioni che si possono leggere nell’articolo che linko di seguito.
Uno stato civile deve permettere al cittadino di manifestare il proprio dissenso, ma solo in maniera civile e nel rispetto del prossimo.

Link all’articolo: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/03/24/news/caccia-e-pesca-sfiorata-la-rissa-1.6763117

Ultime notizie sui cinghiali in Piemonte.

 

La frase più importante e tranquillizzante è la seguente:

“Credo che l’allarmismo creato intorno al caso dei cinghiali radioattivi sia eccessivo – spiega Biagio Calò”
“In attesa di ottenere gli esiti degli accertamenti i capi saranno mantenuti in una cella frigorifera a Rimasco – prosegue Dago -. Dopo gli accertamenti possiamo dire che la carne di cinghiale in Valsesia sarà tra le più sicure in assoluto in Italia”

Link all’articolo completo: http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/37642/

Parco delle Foreste Casentinesi, un cacciatore alla guida del parco.

Di oggi la notizia che il Sig. Luca Santini, già sindaco di Stia, è stato nominato commissario del Parco delle Foreste Casentinesi.
Fin qui niente di strano… lo scalpore della notizia è che il Sig. Santini tra le altre cose è un cacciatore.
La passione per la caccia del neo commissario ha scatenato l’indignazione delle solite associazioni ambientaliste. Anche il ministero e l’infs hanno espresso perplessità sulla figura di un cacciatore in un ruolo come quello di commissario di un parco.

La risposta intelligente e logica la troviamo in un articolo di Enzo Valbonesi (già Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e di Federparchi) in cui spiega la cose fuori dai denti….

Andate a leggere l’articolo: http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=21015&cat=Aree%20protette%20e%20biodiversit%C3%A0&sez=&mod=greentoscana

Valle d’Aosta cinghiali 1 milione di euro di danni.

 

Una delibera della regione Valle d’Aosta ha stabilito che il programma di interventi per ridurre e contenere il numero di cinghiali continuerà fino al 2015.
Negli ultimi 10 anni sono stati abbattuti più di 7.000 cinghiali sia durante le battute e la caccia vagante che durante in piani di contenimento.
Una “vera e proprio” calamità naturale, a detta delle istituzioni politiche che ha causato danni per più di un milione di euro negli ultimi anni.

 

Non perdiamo di vista la differenza tra uomo ed animali.

 

Ho appena letto un articolo che non mi piace, in questi ultimi anni stiamo assistendo a una personificazione ed umanizzazione degli animali che va oltre la logica comune.
C’è una grande differenza tra rispettare gli animali, lasciarli vivere o morire con dignità e rispetto o umanizzarli al punto da riconoscere più diritti a loro che alle persone.
Per evitare qualsiasi fraintendimento parlo delle esagerazioni, tra cui anche quella di questi ultimi mesi in cui si è reso d’obbligo il soccorso per gli animali feriti sulla strada senza distinzioni di tipo e di sorta.
Chiunque ha a che fare con animali sa che possono essere pericolosi, per fame, per istinto materno o perchè feriti, difficilmente in altri casi….

Forse serve dell’informazione… scendere dall’auto per accertarsi delle condizioni di salute di un cinghiale o di un cervo ferito potrebbe essere pericoloso, come anche per una volte o un tasso.

Tra l’altro è molto difficile che un animale selvatico che rimane a terra dopo uno scontro riesca a salvarsi.

Credo e spero che nessuno sano di mente cerchi di propria volontà di investire un cervo o un cinghiale, mettendo a rischio la propria vita e distruggendo l’auto.

Ritorniamo all’articolo, in provincia di Como un cervo è stato trovato in mezzo alla strada in fin di vita, probabilmente investito.
La Signora che lo ha rinvenuto ha chiamato vigili del fuoco e carabinieri, ma l’animale è spirato subito dopo.
Probabilmente chi lo ha investito oltre a non averlo visto non si sarà accorto dell’animale in mezzo alla strada, magari si sarà anche spaventato e forse  non si è sentito di scendere al buio a controllare il battito al cervo che gli aveva appena distrutto l’auto.
Articoli come questo sono disinformativi, servono a stimolare il senso di colpa di qualche pseudo ambientalista.

Si sappia che è necessario soccorrere gli animali feriti, nel caso avvisate la polizia e aspettate. Avvicinarsi è sempre sconsigliato.
Ovviamente non hanno reso obbligatorio l’intervento del cane da traccia su animali investiti, in modo da recuperare le carcasse che in tempi brevi sarebbero ancora commestibili o recuperare ed abbattere capi feriti evitando agonie inutili.

Link all’articolo: http://www.ciaocomo.it/notizie-como/cronaca/28992-colpisce-un-cervo-in-strada-e-lo-lascia-agonizzante.html

 

Le esagerazioni di chi ci pensa bifolchi.

A seguito di un articolo di qualche giorno fa sul giornale on line “Lecco Notizie” con titolo “Anti-bracconaggio: imponente sequestro, cacciatore nei guai” ci sono state diverse rimostranze alla redazioni in cui veniva chiesto di rimarcare la differenza tra “cacciatore” e “bracconiere”.
A rimarcare la sottolineatura l’esimio presidente del WWF Lecco il Sig. Lello Bonelli.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma se mi prende in giro, mi da fastidio.

Geniale e meschino il modo con cui viene ridicolizza e demonizzata la figura del cacciatore in quanto viene riportato che il bracconiere pizzicato, non è una figura nuova alle guardie provinciali, ma non solo, è anche un CACCIATORE con regolare licenza di caccia. Quindi quale sarebbe e dove sarebbe la differenza tra un vero cacciatore e un bracconiere?

Non basta guardare Geo & Geo per amare, vivere e rispettare la natura.
Chi avesse piacere di scrivere al WWF lecco, giusto per fare vedere che non siamo bifolchi che girano armati per i boschi, questo è il loro indirizzo: [email protected]

Articolo completo: http://www.lecconotizie.com/lettere/wwf-quel-bracconiere-e-un-cacciatore-con-regolare-licenza-108667/