Il richiamo per capriolo Reh Fiep o Rehblatter. Cos’è e come usarlo.

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Richiamo per capriolo REH FIEP
Richiamo per capriolo REH FIEP

 

Il richiamo per capriolo anche conosciuto come  è uno strumento misterioso, estremamente efficace che richiama come fosse un flauto magico i maschi di capriolo durante il periodo di estro sessuale.

A seconda delle zone e del clima il periodo di estro può variare leggeremente, ma si può indentificare con il periodo di chiusura della caccia ai maschi e quindi dal 15/07 al 15/08 el periodo degli amori con strascichi di qualche giorno sia per quanto riguarda l’ìnizio che per la fine (quando si parla di animali non si possono dare periodi precisi per le fasi di accoppiamento, ogni cacciatore dovrà conoscere le abitudini dei propri animali e valutare a seconda dei loro comportamenti). Al di fuori di questo periodo il magico effetto del richiamo non da risultati.

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Richiamo Weisskirchen MUNDBLATTER

Perchè usarlo?

Persolamente trovo molto emozionante richiamare un animale selvatico grazie all’uso di un richiamo a fiato, avvicinare gli animali regala la possibilità di fare ottimi filmati e fotografie e per i prmi 7-10 giorni di caccia dopo lo stop estivo può dare ottimi risultati.

 

 

La questione più complicata è il modo corretto di usarlo e capire il principio per cui attira gli animali: Il richiamo simula i versi che femmina adulta e piccolo (nato da qualche mese) emettono per comunicare tra di loro.
Il capriolo maschio, riconoscendo il verso (fiep), corre alla ricerca della femmina nella speranza di poterla coprire.

Capriolo maschio-capriolo

Come usare il richiamo:

Prima cosa che è di fondamentale importanza è quella di essere sicuri di essere in un luogo frequentato da caprioli e di essere durante il periodo degli amori.
Si ottengono risultati sia al mattino che durante la sera, nelle zone non eccessivamente calde si può avere successo anche in mattinata inoltrata o nel tardo pomeriggio.
Appostarsi in un luogo nascosto ai limiti del bosco ed iniziare a suonare il richiamo.
Incominciare con serie ripetute di 3-4 lamenti ad intervalli di qualche secondo uno dall’altro utilizzando un suono leggero e gentile che non dia l’impressione di essere un suono di allarme.
Attendere qualche minuto e ripetere nuovamente la serie di lamenti ad intervalli e così via nell’attesa si presenti un maschio di capriolo.
Il buon esito non è dato dalla precisione nelle ripetizioni, i caprioli sono animali, non contano i secondi; quindi cercare di non essere troppo meccanici e perfetti è sempre un buon conisiglio quando si usano richiami a fiato, mentre è più importante imparare a fare un verso veritiero che non sia eccessivamente artificiale o differente dalla realtà.

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Richiamo a pompetta BUTTOLO

Se non si dovessero ottenere risultati con l’uso di un verso flebile e tranquillo si consiglia di passare a un suono più acuto e allarmato con intervalli più brevi, in ultimo si può tentare di fare il verso di un piccolo in difficoltà che emette un suono acuto, lamentoso che serve ad avvertire la madre di una situazione di pericolo. Queste due alternative vanno tentate nel caso in cui gli animali non si presentino o che siano restii ad avvicinarsi dopo essere usciti allo scoperto.

Grande attenzione fa fatta a 360 Gradi, non è detto che i caprioli arrivino di fronte a noi, ma potrebbero arrivare da tutte le direzioni.

Sul mercato esistono diversi modelli di richiami per capriolo, alcuni come il Buttolo (richiamo nero a soffietto) emettono una sola tonalità di suono, altri sono modulabili per mezzo di una vite, mentre altri ancora sono dei veri e propri strumenti musicali in quanto il suono varia a seconda della forza con cui viene soffiata l’aria e dalla pressione delle labbra sull’oncia (linguetta in plastica che emette il suono).

Richiamo NORDIK ROE
Richiamo NORDIK ROE

Cliccando qui è possibile vedere la vasta gamma di richiami per capriolo disponibili sul nostro sito.

I video presenti su YOUTUBE (visibili cliccando qui) sono molto utili per capire come usare correttamente i richiami (non importa la lingua del filmato) è fondamentale ascoltare il suono che viene riprodotto e come comportarsi a seconda delle situazioni e delle reazioni degli animali.

Con un poco di pratica ci si possono prendere grandissime soddisfazioni.

Benelli “Argo E Pro”

foto-argo-e-proArgo E Pro rappresenta la perfetta unione tra eleganza e tecnologia, l’unica carabina al mondo dove al calcio in legno è stato applicato un sistema di comfort totale. Argo E Pro possiede infatti il brevettato sistema Progressive Comfort che è completato dalla presenza di un morbido nasello in poliuretano speciale che assorbe parte delle vibrazioni trasmesse sul viso del cacciatore. É una carabina in cui la modularità è al servizio della fruibilità, dove potendo scegliere un calcio diverso sarà infatti possibile variare la lunghezza calciolo grilletto in tre differenti misure: 350 mm che rende l’arma compatta ideale per una caccia istintiva da battuta, o 365 o 380 mm per la classica impostazione da tiro. Grazie anche al nuovo coating che riveste la carcassa, Argo E Pro si distingue nella cromia ed inoltre assicura nel tempo elevate resistenze agli agenti atmosferici.

Prestazioni balistiche superiori grazie al vibrare e al dilatarsi della canna in modo uniforme durante lo sparo: rosate più ampie, regolari e uniformi. Per prima, Benelli applica su scala industriale il Trattamento Criogenico
La nuova bindella in fibra di carbonio è stata ristilizzata e arricchita con una tacca che alloggia una fibra ottica ad elevata luminosità.
Legni di noce selezionato impreziositi dall’esclusivo ed elegante zigrino a cuspidi “Wood Touch” per garantire una presa sicura in ogni condizione.
Il nuovissimo sistema di assorbimento progressivo del rinculo che interviene in modo graduale in base alla grammatura delle cartucce utilizzate. Ecco la vera essenza del comfort nel legno, un sistema invisibile ma altamente…

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Scheda tecnica

Calibro: Cal. 30.06 – 308 Win
Calcio e asta: In legno grado 2 finito ad olio
Calciolo: Poliuretano speciale (LOP 365mm/350mm di serie modificabile a 380mm)
Meccanica: Chiusura geometrica con otturatore rotante, gruppo presa di gas, con pistone a corsa breve Sistema Argo E
Finitura carcassa: In Ergal anodizzata brown
Nasello: Intercambiabile, in gel e poliuretano speciale
Lunghezza calcio dal grilletto/deviazione: 365 mm/variabile a dx e a sx
Piega al nasello: 42.5 mm
Piega al tallone: 58 mm
Peso: 3.350 circa con canna 51 cm il peso può variare in funzione delle tolleranze dei componenti
Serbatoi: Caricatore da 2, 4 colpi
Sicura: Trasversale, ambidestra con avviso in rosso di arma pronta per lo sparo
Guardia-Grilletto: Tecnopolimero – anodizzato nero
Mirino: Easy Aim Argo E

DOMANI, DOMENICA 1O MAGGIO 2015 CASTELLO DI BEREGUARDO (PV)

Bereguardo 2015

DOMANI, DOMENICA 1O MAGGIO 2015
CASTELLO DI BEREGUARDO (PV)

Mostra mercato venatoria con armi e accessori per la caccia nel magnifico contesto del Castello di Bereguardo.
Ristorazione con preparazioni e prodotti tipici pavesi per tutta la durata della manifestazione.
TI ASPETTIAMO AL NOSTRO STAND entrando subito a sinistra prima stanza del castello.
Come ogni anno, parte del ricavato della manifestazione sarà  devoluto in beneficienza dall’organizzazione.

4° RADUNO BLASER CLUB ITALIA – GUALDO TADINO 6/7 GIUGNO 2015

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PROGRAMMA

Venerdi 5 Giugno

Ritrovo per chi arriva nei pressi della Location, registrazione, assegnazione camere e cena prevista per le 20,30

Sabato 6 Giugno
Ritrovo per chi arriva il sabato, registrazione ed eventuale assegnazione camere.

ORARI FISSI :

Ore 7,oo – 10,oo     Prima colazione

Ore 8,oo                 Apertura iscrizioni per la gara di tiro con controllo porto d’armi e assicurazione validi

Ore 8,30 – 13,oo     Inizio gara di tiro e fine sessione mattutina

Ore 13,30                Pranzo

Ore 14,30               Apertura iscrizioni gara di tiro

Ore 15,oo – 18,oo   Inizio gara di tiro e fine sessione pomeridiana

Ore 20,30               Cena di Gala

ATTIVITA’ DURANTE LA GIORNATA DI SABATO OLTRE LA GARA DI TIRO

 – Prova delle ultime novità delle ottiche Swarovski, con vista sul meraviglioso scenario che appare dal sovrastante

castello della Location, che domina l’intera vallata umbra fino all’orizzonte, dove si erge il lontanissimo Monte

Amiata in Toscana.

– Ulteriore test delle ottiche Swarovski per apprezzarne le prestazioni al crepuscolo, osservando la selvaggina

– Presentazione armi Blaser e ottiche Swarovski, a cura del Campione Europeo di tiro Giulio Arrigucci

– Mostra di tassidermia – Mostra di Pittura

– Esposizione trofei del distretto di selezione ‘’LA ROCCHETTA’’

– Esposizione prodotti Wild & Wild

– Dimostrazione di affilature lame e mostra di articoli per ferramenta, arrotini, calzolai, macelleria e norcineria a cura di Affilella.

– Prova di sparo e impostazione di tiro con carabina Blaser e ottiche Swarovski, da battuta e non, col   supporto tecnico di Patrizia Nicol, medaglia d’oro Europa sagoma corrente e medaglia d’Argento Campionato Europeo tiro combinato (previsto rimborso spese cartucce).

 

Domenica 7 Giugno

– Stesse attività del sabato

– Presentazione novità di tecnologia elettronica per cani e caccia, a cura di Canicom e C&C Huntig con gli amici Remo Orologio e Roberto Catasti.

ORARI FISSI :

Ore 7,oo – 10,oo      Prima colazione

Ore 8,oo Apertura iscrizioni per la gara di tiro con controllo porto d’armi e assicurazione validi

Ore 8,30 – 12,30     Inizio gara di tiro e fine sessione mattutina

Ore 12,30 Premiazione dei tre vincitori della gara

Ore 13.30 Pranzo

Ore 15,30 Saluti, Baci e Abbracci…!!!!

PREMI :

1° premio : Piatto commemorativo realizzato da artista locale, in pregiata e rinomata ceramica Gualdese, offerto dal comune di Gualdo Tadino

2° premio : Cesto di prodotti alimentari tipici locali

3° premio: Cesto di prodotti alimentari tipici locali

I numerosi altri premi offerti dagli amici sponsor, saranno assegnati per estrazione, fra cui :

JAWAG:

SCONTO DEL 50% per l’acquisto di una carabina di qualsiasi categoria e calibro a discrezione del fortunato estratto.

SWAROVSKI Optick:

  1. 1 Ottica Z6I 2,5-15×56 BT 4AI
  1. 1 Binocolo SLC 8×42

Informazioni utili e importanti:

Costo cena del venerdi   € 25,00

Costo pranzo del sabato € 20,00

Costo cena di Gala         € 37,00

Costo pranzo domenica € 20,00

È obbligatoria la conferma e prenotazione dei pasti.

A metà mattinata delle due giornate, è prevista una zona ristoro con degustazione dei prodotti tipici locali, al costo di listino della Location.

Sarà disponibile gratuitamente, per sabato pomeriggio, una navetta per trasferimento a Gubbio, al fine turistico e shopping, per le nostre Signore e per chi si annoia a parlare di caccia e carabine.

CACCIA – LA PAURA DELLA FINE….

Il primo articoletto dopo tanto tempo ….. non mancavano argomenti che stuzzicassero la voglia di prendere tra le mani la tastiera, ma il disgusto per una situazione in caduta a livello politico e gestionale aveva preso la meglio.
Non che utlimamente non ci siano state notizie importanti, ricorsi di ricorsi sui ricorsi che un pò qua e un pò la hanno interrotto o ancora ad oggi hanno bloccato la stagione venatoria.
Quasi sempre problemi dovuti all’incompetenza e alla svogliatezza di funzionari pubblici e di gestioni politiche disinteressate all’attività venatoria, all’ambiente e la gestione.
Strano come questi Signori che decidono le nostre sorti e quelle del patrimonio faunistico tornino a parlare di noi sempre e solo quando scoppia una bolla: qualche incidente mortale, un servizio al tg, un ricorso vinto da qualche gruppo ambientalista; in questi casi si ricordano della caccia e degli animali, ma non per lavorare, ma per levarsi dalle scatole un problema.
Questo atteggiamento ha portato a mettere pezze una sull’altra, sempre peggio, senza criterio, senza studi, senza pensare a un progetto che abbia basi scientifiche ed una proiezione temporale…. si agisce sempre solo oggi per oggi.
Come tutti i giorni mi documento sulle notizie a tema venatorio ed incappo in un articolo SPAVENTOSO di una rivista on line di ASTI “ATNews”.
Nell’articolo riportato che la Coldiretti Piemonte ha preso contatti con Giovanna Massei Smith, ricercatrice al National Wildlife Management Centre di York, per trovare metodi efficaci per il contenimento di specie dannose all’agricoltura come cinghiali e caprioli.
Con la scusa che si tratta di un metodo non CRUENTO, vogliono provare ad utilizzare la sterilizzazione chimica…..
MA STIAMO SCHERZANDO?
Si nota più o meno ovunque un calo degli abbattimenti dovuto alla totale assenza di gestione, mentre non è altrettanto visibile un calo del danno alle colture…. questo mistero è in parte spiegabile con le popolazioni completamente destrutturate che non avendo guide e capi branco si muovono senza criterio sul territorio causando danni alle colture a macchia di leopardo ed in parte alla sensazione che negli ultimi anni ci sia stato uno sviluppo di colture di pregio laddove si ravvisa la presenza di cinghiali (ma spero di sbalgiarmi e che sia solo un’impressione 🙂 ).
Per risolvere la situazione cosa ci propongono?

….. gettiamo per i boschi foraggio sterilizzante…

così nell’arco di due anni distruggeremo un patrimonio insostituibile… ma non solo cinghiali e caprioli … ma TUTTO, perchè non credo sarà facile mettere un cartello con scritto: qui possono mangiare solo i cinghiali e i caprioli che di notte vanno a mangiare le pannocchie del Signor MARIO.
Mi spiace deludere la ricercatrice americana, ma i cinghiali italiani a differenza di quelli americani non sono andati a scuola… e non sanno leggere.

CARI CACCIATORI E CARE ASSOCIAZIONI: tiriamo su la testa, non lasciamo che le associazioni agricole e gli interessi politici distruggano quel poco che è rimasto….
Iniziamo a parlare di gestione perchè la politica degli utlimi anni, fatta di interventi 365 giorni all’anno senza criteri di abbattimento ha dato i risultati che vediamo…

Per leggere l’articolo andare al seguente link:
http://www.atnews.it/notizie/agricoltura/item/8342-nuove-forme-di-contenimento-per-cinghiali-e-caprioli.html

Leica Trinovid 42

In tempi di crisi come questi chi decide di acquistare un binocolo di alta qualità spesso cerca giustamente alternative al prodotto di punta. Vediamo qual è la spesa minima che un cacciatore deve affrontare e perché.

I produttori di ottica di alta qualità hanno superato coi loro binocoli di punta il prezzo al pubblico di 2000 euro. Se tralasciamo l’integrazione del telemetro nel binocolo e parliamo di strumenti meccanici senza parti elettroniche, questi prezzi inimmaginabili solo pochi anni fa sono causati soprattutto dalla corsa sfrenata al miglioramento delle prestazioni ottiche e dai conseguenti, forti investimenti per ottenere lenti capaci di aumentare trasmissione di luce, definizione dell’immagine e perfezione dei colori. Il peso e la qualità meccanica infatti sono rimasti pressochè invariati: binocoli 8×42 pesanti otto etti come quelli di oggi infatti esistono da decenni, mentre chi ha sempre fatto della robustezza il suo cavallo di battaglia offre oggi strumenti tanto robusti quanto quelli che offriva vent’anni fa. C’è semmai chi ha scelto compromessi abbastanza importanti sui materiali e sulle dimensioni delle parti interne, immolando la qualità totale e la robustezza assoluta in nome del contenimento del peso a tutti i costi; non è raro sentire da cacciatori di esperienza la sensazione che i binocoli di una volta in certi casi erano più robusti di quelli di oggi. L’utilizzo del leggerissimo magnesio invece dei materiali plastici o dell’alluminio per il corpo dello strumento è servito soltanto a compensare il maggior peso dei sistemi ottici più moderni e soprattutto del vetro che equipaggia i binocoli più performanti. Purtroppo il vetro pesa e lenti e prismi costituiscono l’80% abbondante del peso del binocolo.

Il design esterno è leggermente diverso da quello della serie ammiraglia Ultravid HD, con cui condivide il disegno ottico e meccanico.

In realtà per il cacciatore la corsa delle aziende a migliorare le prestazioni ottiche porta risultati percepibili solo limitatamente ed in condizioni veramente estreme, tanto che all’uso pratico un utilizzatore piuttosto esigente difficilmente apprezza i miglioramenti ottenuti dai top di gamma rispetto ai loro omologhi di 10 anni fa. Ma i miglioramenti in realtà ci sono stati, se guidati da un esperto anche i cacciatori possono percepirli, e poter offrire un binocolo che raggiunge un minimo di trasmissione di luce o di definizione dell’immagine in più del concorrente è considerato dalle aziende un messaggio pubblicitario importantissimo.

E chi può spendere oltre 2000 euro in effetti si godrà anche in condizioni estreme il massimo che gli occhi possano pretendere da un’immagine che per raggiungerli ingrandita deve passare attraverso varie lenti e un paio di prismi.

Partendo dal presupposto che stiamo cercando un binocolo di alta qualità, vediamo cosa intendiamo per alta qualità e cosa possiamo trovare sul mercato.

Innanzitutto non dimentichiamo che per l’ottica un principio sacrosanto è quello per cui un usato di alto livello ben tenuto vale molto di più, a parità di prezzo, di un nuovo mediocre.

Alta qualità significa semplicemente ottica ineccepibile, capace di restituire immagini luminose e ben definite dall’alba al tramonto, meccanica affidabile per durare decenni senza perdere il parallelismo perfetto dei due tubi o senza che le varie ghiere debbano allentarsi e tutto questo in dimensioni e pesi ragionevoli, possibilmente con un occhio di riguardo per la maneggevolezza e l’estetica.

Costruire un binocolo al tempo stesso otticamente eccellente e meccanicamente affidabile costa molto. La concorrenza in atto tra i grandi produttori garantisce di per se che i margini di guadagno siano tenuti entro limiti ragionevoli, per cui il prezzo finale è causato soprattutto dal costo di produzione e quindi dalla qualità.

Considerando quello che abbiamo detto all’inizio, e cioè che il grosso del prezzo esorbitante dei mogliori binocoli di oggi è dovuto agli investimenti per migliorare di pochissimo le prestazioni ottiche rispetto al decennio scorso, accettare un binocolo con il sistema ottico e le lenti del top di gamma di qualche anno fa, senza fare il minimo compromesso dal punto di vista della robustezza e della meccanica, consente di risparmiare molto e di avere in mano un prodotto che cinque anni fa avremmo considerato imbattibile con poco più di mille euro.

Questa è la filosofia di Leica, che sta dietro la nuova serie Trinovid 42 (8 e 10 x) lanciata sul mercato in questi mesi.

Trinovid è un binocolo robustissimo ma leggero e compatto, con lo stesso sistema di messa a fuoco totalmente affidabile, il design moderno, i pesi contenuti, l’ergonomia e la qualità ottica all’avanguardia della serie superiore Ultravid, che nella versione più moderna offre qualcosa in più in termini di resa ottica in condizioni estreme. Senza rinunciare a nulla di ciò che conta per un cacciatore, insomma, con la promessa di durare una vita.

I nuovi Trinovid 42 hanno un prezzo piuttosto sorprendente e probabilmente impossibile da battere per binocoli di alta qualità ottica e meccanica, 1325 Euro per l’8×42, 1375 Euro per il 10×42. Sorprendente perché meccanicamente sono allo stesso livello dei “fratelli” oltre i 2000 Euro, mentre otticamente soltanto confronti in condizioni davvero estreme possono portare i più esperti a notare la leggera differenza.
Per avere ulteriori informazioni tecniche e per acquistare i binocoli della serie Trinovid andare al seguente link:
http://www.trophyhunt.it/shop/276-trinovid

Tecnologia rivoluzionaria, facile da usare: Il Nuovo telemetro Leica Rangemaster CRF 1600-B

I “padri” del telemetro da caccia hanno raggiunto la perfezione. Leica Sport Optics ha creato il primo telemetro tascabile in grado di adattarsi a ogni sistema di mira. Software sofisticato, preciso e straordinariamente veloce: non manca nulla al nuovo Leica CRF 1600-B, che rimette in dubbio la scelta di chi ha acquistato il binocolo con telemetro integrato. Scopriamo le nuove frontiere della tecnologia di misurazione applicata all’ottica da caccia.

 

Il telemetro è uno strumento fondamentale per ogni cacciatore di selezione, c’è chi preferisce averlo integrato nel binocolo e chi preferisce avere due strumenti. Le ragioni ormai sono ben note: chi è del partito del binotelemetro pensa alla comodità di un solo strumento; quelli che si schierano dalla parte del binocolo, utilizzando a parte un telemetro, pensano a non fare nessun compromesso e ad avere due strumenti separati, ma di altissima qualità e prestazioni. Con l’arrivo del Nuovo Rangemaster 1600-B i secondi hanno di che festeggiare, perché ora in gioco c’è un telemetro rivoluzionario per precisione, funzionalità e facilità di utilizzo.

 

Il nuovo telemetro di Leica è un concentrato di tecnologia in un corpo leggero di soli 230 grammi e un’ottica monoculare 7×24. Ma cos’ha veramente di diverso questo telemetro? La completezza.

Vale la pena aggiungere precisione ai già precisi telemetri sul mercato? Certo! Perché sono sempre di più i cacciatori che si spingono a tiri lunghi e difficili e la precisione della misurazione, oggi, necessita di essere affiancata da informazioni più complete. Il nuovo CRF 1600-B rileva in ogni sua misurazione la temperatura, la pressione atmosferica e l’angolo di sito e fonde questi dati in relazione alla palla utilizzata, per dare sempre e in ogni situazione la misura perfetta. Quando il tiro va oltre certe distanze, non è certo la stessa cosa trovarsi tra le spettacolari Alpi in Alto Adige a duemila metri in cerca di un camoscio a novembre o nelle splendide e dolci colline toscane alla ricerca di un bel capriolo in agosto.

Ogni cacciatore ha i suoi strumenti e le sue abitudini e quello che rende il nuovo telemetro Leica lo strumento perfetto non è soltanto la precisione della misurazione, ma la possibilità e la facilità di adattarsi a ogni sistema di mira: alzo, clic e distanza corretta con l’angolo di sito. Ci sono cacciatori abituati da sempre a regolarsi con “l’alzo”, ed è vero che hanno le misure fissate nelle loro menti o sulle loro tabelle balistiche, ma leggere l’alzo (corretto rispetto all’angolo di sito, ovviamente) in centimetri direttamente sul display del telemetro è senza dubbio molto più comodo. I nuovi cacciatori, sempre meno timorosi nel metter mano alle torrette dei clic, possono scegliere invece di visualizzare sul display il numero esatto di clic per spostare il reticolo in base alla distanza, anche qui corretta rispetto all’angolo. E infine, chi può prescindere dal conoscere “semplicemente” la distanza corretta con l’angolo di sito? Con la terza opzione, il nuovo CRF 1600-B, in tre decimi di secondo, presenta la distanza reale seguita dopo pochi istanti dalla distanza corretta con l’angolo di sito.

Anche l’occhio vuole la sua parte. I nostri lettori avranno provato diversi telemetri: come si vede all’interno? Spesso molti dati contemporaneamente, riflessi di luce, sbavature e a volte anche difficoltà a leggere i numeri quando la luce esterna è molto forte.

Il nuovo CRF 1600-B di Leica mostra i dati su un display piccolo e molto nitido che cambia la sua intensità di illuminazione regolandola automaticamente a seconda della luce esterna: in questo modo la lettura risulta sempre immediata e agevole. La comodità di lettura è data anche dal sistema intelligente che permette di visualizzare un solo dato alla volta in modo da evitare disturbo sulla visione del selvatico. La modalità scan permette la misurazione precisa anche in movimento.

Si potrebbe pensare che un telemetro con così tante funzioni abbia un libretto di istruzioni alto almeno quanto un volume della Treccani, invece la facilità e soprattutto l’intuitività dei programmi rendono il suo settaggio davvero un gioco. Solo due tasti per avere sotto controllo tutte le funzionalità e non perdersi in eterne programmazioni. Un tasto rosso per passare tra i diversi menù e scegliere: unità di misura, curva balistica, taratura dell’arma e tipo di misurazione; un tasto nero per selezionare e avere velocemente il dato desiderato.

Vogliamo trovare un difetto a questo telemetro? Forse a qualcuno sarebbe piaciuto più verde invece che nero, ma per il resto è difficile trovare dove migliorare un capolavoro di tecnologia che ha pure un prezzo relativamente accessibile

Nel calcio si direbbe: uno a zero per il telemetro, ma siamo sicuri che Leica stessa non stia pensando alla prossima mossa a favore del binotelemetro?

Per visionare altri dati tecnici e prezzo andare al seguente link:
http://www.trophyhunt.it/shop/telemetri/2520-telemetro-leica-rangemaster-crf-1600-b.html

Sterilizzare i cinghiali… pura follia

Una breve riflessione su un articolo che non farebbe ridere nemmeno se fosse uno scherzo, ma il problema è che chi promuove certe nefandezze non scherza, anzi, è molto serio.
Le tanto attive associazioni ambientaliste del Piemonte, Lav, Lac, Enpa e Agire Ora hanno passato l’inverno a pensare a delle soluzioni logiche, attuabili, sostenibili per affrontare il “problema” cinghiali e caprioli che recano danni alle colture.
Secondo queste associazioni, non sarebbe necessario ne l’abbattimento e neppure il controllo, ma l’utlizzo di speciali “bocconi” sterilizzanti.
Cari amici, spero che le vostre frustrazioni rimangano solo fantasie, l’utilizzo di questi mezzi chimici o l’inserimento di virus con lo scopo di contenere le popolazioni si è sempre dimostrato incontrollabile e mai prevedibile…

Per legger l’articolo andate al seguente link:
http://www.lapulceonline.it/2013/06/10/proposta-ambientalista-sterelizziamo-caprioli-e-cinghiali/