Italia, il bel paese, sole, mare e tanta tanta agricoltura.
E’ incredibile l’atteggiamento che le associazioni agricole stanno prendendo nei confronti della fauna selvatica.
Da qualche anno a questa parte, i cinghiali in primis, ma anche caprioli, cervi sono considerati il primo male e vero problema dell’agricoltura italiana….
Come in questo articolo, si leggono casi a volte al limite del ridicolo: “il cinghiale mi ha pestato qualche pianta”
Non è forse normale che ci siano animali in campagna?
Non è normale che se coltivi un alimento che rientra nella dieta degli animali selvatici questi ultimi possano in qualche modo appropiarsene?
Perchè devono essere i soldi della comunità a risarcire un danno causato da un animale selavatico?
Nemmeno il cacciatore ne è responsabile, non sono suoi gli animali, non può disporne come e quando vuole….
Però esistono tantissimi modi per evitare di avere danni, dai recinti, ai dissuasori alle barriere elettriche.
Ultimo e non meno importante indicare le colture più indicate a seconda del territorio.
Fino a quando ci sarà un solo cinghiale… ci saranno piedi di cinghiale che pestano un orto e qualche fila di mais mangiata…
Giorno: 25 Agosto 2012
Il modo diverso di affrontare i problemi
Mi capita di leggere articoli riguardanti il mondo venatorio nella vicina Svizzera.
Rimango sempre colpito dai modi pacati e dal contradditorio tra le parti.
Anche in questo caso si ragiona sul problema e si trova una soluzione o un compromesso senza che nessuno rimanga bloccato sulle proprie posizioni.
Anche la figura del cacciatore è diversa, viene visto come un operatore al servizio dell’ambiente e della comunità.
Forse parte della colpa è da ricondurre a chi ci rappresenta che non ha mai saputo dialogare.
Link all’articolo:
http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/695807/Il-presidente-dei-cacciatori-di-Claro-Siamo-consapevoli-dei-rischi
Richieste di posticipo dell’annata venatoria a causa della siccità
Da qualche giorno le richieste di posticpare la stagione venatoria si fanno sempre più insistenti.
Anche l’Ispra si è espresso in favore del posticipo, almeno fino al miglioramento delle condizioni metereologiche.
Qual’è il vostro parere in merito?
Al seguente link un recente articolo in merito:
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/08/25/APwoCaHD-appello_rinviate_caccia.shtml
Palla Maremmana Cheddite
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La carne dei cinghiali alle mense in provincia di Pavia
Ogni giorno si leggono novità sulle modalità di gestione e relativa destinazione dei capi abbattuti.
In provincia di Pavia hanno stabilito che verranno fatti abbattimenti di controllo sulla popolazione dei cinghiali.
Di positivo, leggo che gli abbattimenti saranno veramente “selettivi” al fine di non “destrutturare” il branco.
Non sono d’accordo sulla questione della cessione, la normativa in merito è molto complicata e impedisce al cacciatore di cedere i propri capi abbatutti di selezione, mentre gli consente il consumo personale (che trovo giusto e appagante per il lavoro svolto e per la nostra passione).
La cessione dei capi, se fatta secondo la normativa, prevede costi di gestione della carne e macello che facendo pochi conti possono superare il beneficio dato dagli abbattimenti o i danni stessi degli animali.
Per leggere l’articolo cliccare sul link seguente:
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2012/08/14/news/la-carne-dei-cinghiali-alle-mense-1.5546467
Marche, i cinghiali ‘costano’ oltre due milioni di euro.
Pesaro, 16 ago: nella regione Marche nel breve arco di cinque anni i danni “causati” dai cinghiali sono raddoppiati in base alla stima della Coldiretti.
I contadini denunciano veri e propri “attacchi” ai loro campi da parte di branchi di cinghiali fino a 100 esemplari.
Interessi economici ed animali non vanno d’accordo.
Vai a leggere l’articolo:
Pescara: avvistati una trentina di cinghiali.
Come accade sempre più spesso gli avvistamenti dei cinghiali
si trasformano in un problema sociale.
Anche a Pescara, dopo il recente caso di Spotorno (SV), i cinghiali si spingono fra le case alla ricerca di cibo.
La causa di queste incursioni è in parte da ricondurre all’estate secca e scarsa di cibo, ma non solo, anche ai cittadini con poco senso civico che continuano a foraggiare i cinghiali nelle periferie.
Le amministrazioni si trovano costrette ad intraprendere iniziative spesso infruttuose e dannose per la fauna..
Leggi l’articolo:
http://www.leggimi.eu/quotidiano/pescara/34795-avvistati-30-cinghiali-nel-pescarese.html