Ennesimo articolo in cui si parla di distruggere.

Un caso non nuovo, anzi l’ennesimo.
Zona dell’Alto Garda Bresciano in cui la Comunità Montana chiede che la zona venga dichiarata “NON IDONEA” ad accogliere la presenza del cinghiale.
Ma cos’è una zona non idonea? Si tratta di una zona in cui la presenza del cinghiale è considerata “NON COMPATIBILE CON L’ATTIVITA’ AGRICOLA”, con conseguente obiettivo di eradicazione o più semplicemente il tentativo di eliminare completamente la specie cinghiale da una determinata zona.

Uno stato di perbenisti, ambientalisti della domenica, di agricoltori biologici, di slow food, di associazioni agricole che parlano di prodotti del territorio come può permettere follie simili? Come si può permettere che negli interessi di una categoria si possa distruggere un patrimonio di tutti?

Il caso dell’Alto Garda Bresciano è solo uno spunto per riprendere decine e decine di situazioni simili.
Ci sono zone in cui questa follia è in atto da anni o decenni con risultati nulli, in quanto la specie cinghiale è difficile da “eliminare” se non impossibile (per fortuna) solo la gestione, ma soprattutto il buon senso di coltivare con criterio e l’utilizzo si strumenti dissuasivi potrà risolvere questa situazione.

Leggi l’articolo: http://www.quibrescia.it/cms/2013/03/05/alto-garda-comunita-montana-stop-ai-cinghiali/

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