Cansiglio e il “problema” dei cervi

L’altopiano del Canisglio si trova a cavallo tra le province di le province di Belluno, Treviso e Pordenone.
Si eleva rapidamente dalla pianura sottostante oltre i 1.000 m d’altitudine.
Quasi tutto il suo territorio è ricoperto da selve che prendono nell’insieme il nome di bosco o foresta del Cansiglio.
Predomina soprattutto la faggeta, autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma sono presenti ampiamente specie non autoctone, come le aghifoglie (soprattutto abete rosso).
Un luogo di natura incontaminata alpina e selvaggia ricca di flora, ma soprattutto fauna.
Negli ultimi anni la presenza di cervi è aumentata a dismisura, un dato fortemente positivo, ma come spesso accade in Italia, le risorse non vengono quasi mai utilizzate, ma sfruttate.
Il modo per utilizzare una risorsa come quella dei cervi è fare gestione anche e soprattutto con prelievi mirati e selettivi; fare studi scientifici che possano aiutarci a capire e conoscere sempre di più gli animali che ci circondano e perchè no… il turismo.
Invece siamo in Italia, gli animali non si toccano… non si studiano e dove ci sono i soldi e la volontà è tutto un segreto…
Gestire la fauna? Perchè mai… si fa prima a farla passare per un problema, demonizzarla, spendere un sacco di soldi in pratiche di dissuasione disomogenee, magari qualche prelievo scoordinato e poi si spingono le associazioni a chiedere i tanto amati “risarcimenti” come se fossero gli animali ad essere nel posto sbagliato.
Tanto per capire quanto sia strano lo stato in cui viviamo se si va sul sito www.cansiglio.it si legge:

Cansiglio: il Parco che non c’è !
Il Parco del Cansiglio, contrariamente a quanto si crede, non è mai stato istituito nè sappiamo quando lo sarà.
Da molti anni il Comitato per il Parco si batte per una Legge di Istituzione del Parco che riconosca il Cansiglio come area protetta.
Oggi stiamo lavorando per una proposta di legge per un Parco Interregionale veneto-friulano che unifichi l’amministrazione del territorio demaniale veneto e friulano, che coniughi salvaguardia ambientale ed economia locale e che si connetta alle altre aree protette del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.

Ma stiamo scherzando?

Però nulla è lasciato al caso, da un articolo di oggi (http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/10/26/news/bosco-del-cansiglio-recintato-per-proteggerlo-dai-cervi-1.5931570) si legge che si è trovata la soluzione AL PROBLEMA CERVO, verranno recintati i boschi più rari e pregiati delle foreste con filo spinato alto fino a due metri in modo che non venga distrutto il sottobosco, le amministrazioni chiedono l’abbattimento consistente di buona parte degli animali  (fino a 400 nel prossimo triennio).
Però l’articolo parla anche di un dato “positivo” la Regione ha riscontrato un calo del 75% della popolazione nell’ultimi censimenti durante il bramito…. quando si parla positivamente di un dato del genere c’è solo da riflettere.

Umbria: chiusura anticipata per la lepre

 

La Giunta Umbra ha preso atto, vista l’esecutivita’ dell’ordinanza del Tar, della gia’ avvenuta sospensione della caccia alla moretta, ed ha adottato un provvedimento con il quale viene anticipata la chiusura del prelievo alla lepre, inizialmente fissata per il 16 dicembre, al 5 dicembre. Si è tenuto cosi’ anche conto del parere obbligatorio, ma non vincolante, a suo tempo espresso dall’Ispra.

Perchè hanno tutti il diritto di parlare male di noi?

Leggo un articolo su questo giornale on line in cui si additano i cacciatori per la pratica barbara di pasturare gli animali … nello specifico i cinghiali per mantenerli lontano dalla zone coltivate (per quanto possibile) e cercare di contenerli all’interno della zona di caccia.
Questo girare la frittata ad uso e consumo…  quando portano da mangiare ai cinghiali in periferia la colpa è della siccità, se non ci fossero loro animalisti i cinghiali sarebbero estinti, invece quando è un cacciatore che cerca di gestire e controllare il patrimonio faunistico c’è sempre del male e del torbido.
Cari amici… vivete la natura nei boschi, cercate di farvi amico qualche cacciatore, provate a vedere qualche animale dal vivo e di capirne la popolazione, non basta un adesivo sul vetro dell’auto e guardare Lica Colò per essere amici dell’ambiente.

Link all’articolo: http://www.genova24.it/2012/10/cinghiali-alimentati-nei-boschi-gli-ambientalisti-%E2%80%9Cle-verita-nascoste-dei-cacciatori-genovesi%E2%80%9D-41690/ 

Umbria… oggi si decide sulla sospensione alla lepre e alla moretta

A seguito dell’ordinanza del Tar Umbria del 19 Ottobre era stata sospesa la delibera della Giunta regionale relativa agli art. 3 e art. 4 del calendario venatorio 2012/2013 con il conseguente divieto immediato di caccia alla lepre ed alla moretta.
Oggi, 23 ottobre, la giunta regionale si riunisce  per approvare una nuova delibera con il fine di sistemare la situazione di incertezza.

Link all’articolo completo: http://www.asca.it/newsregioni-Umbria__Cecchini__Tar_sospende_caccia__moretta_-1209207-.html 

Garmin Astro… le prime precisazioni dopo anni di mezze verità

 

Il primo articolo in cui viene scritto nero su bianco quello che potrebbe succedere con l’utilizzo dei collari Garmin durante la caccia.
Si tratta di un articolo palesemente voluto da un’azienda concorrente, ma ritengo opportuno leggerlo:

Leggi qui le novità sui collari Garmin Asto

 

Provincia di Roma: approvato il piano faunistico

Roma: approvato il piano faunistico provinciale. Uno strumento importante che regola non solo il mondo venatorio, ma anche le relazioni tra aree protette e mondo agricolo.

Il piano ha superato la valutazione di incidenza in Regione ora deve solamente essere incluso nel piano faunistico regionale.

Link all’articolo completo: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio/Provincia-di-Roma-approva-in-via-definitiva-Piano-faunistico-venatorio_313805473557.html 

Cercasi volontari per censimento del camoscio nel Parco della Val Grande

Il Parco Nazionale Val Grande organizza l’annuale censimento del camoscio. Il censimento è stato programmato il prossimo 16 novembre; il personale impiegato lungo i percorsi che prevedono il pernottamento in bivacco dovrà giungere in loco il giorno precedente per poter raggiungere i bivacchi all’interno del Parco. Sono programmati anche percorsi giornalieri che non prevedono pernottamento.

Alcuni percorsi raggiungeranno gli angoli più remoti e selvaggi della Val Grande, favorendo l’incontro, anche ravvicinato, degli ungulati: un’esperienza tra le più affascinanti che un Parco possa offrire.

Ai partecipanti si richiede un buon allenamento su percorsi di montagna e, possibilmente, di aver partecipato ad altri censimenti del camoscio.

Il censimento, condotto da personale dell’ente parco e del CTA/Corpo Forestale dello Stato, vede la collaborazione di altri parchi e del Servizio faunistico della Provincia del Verbano Cusio Ossola.

I volontari che volessero partecipare devono contattare l’ente parco (tel. 032487540, fax 0324.878573, [email protected]) il prima possibile.

Liguria: è ufficiale il divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo.

Ieri 17 Ottobre il TAR della Liguria ha emesso una sentenza con la quale vieta l’uso di munizioni contenenti piombo sia per le armi ad anima liscia che per la canna rigata. Come se non bastasse chiusura della specie fagiano dal mese di dicembre.

Link all’articolo completo:  http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/10/18/APXL6ajD-cinghiali_contro_piombo.shtml

 

Cinghiale all’ingresso di Novara

Novara: un cinghiale di ben “250” kg avvistato correre per le vie della periferia di Novara….
Qui siamo tutti matti… se si legge l’articolo c’è da mettersi le mani nei capelli.
Un cinghiale avvistato in una strada  trafficata ai confini della città viene “inseguito dai carabinieri” che invece che bloccare la strada lo spingono sotto l’auto di un malcapitato…
Per fortuna a parte il cinghiale (da record del mondo .. ben 250 kg ) e la vettura del malcapitato nessuno si è fatto male…

Link all’articolo: http://www.oknovara.it/news/?p=63647