Il quadro normativo sui parchi in Piemonte, e di conseguenza gli effetti sulla attività venatoria, ha subito negli ultimi mesi parecchie evoluzioni. Comprensibilmente accade che cacciatori contattino l’Ente parco del Po e della Collina Torinese, per chiedere dove sia possibile esercitare la loro legittima attività.
Per fare un poco di chiarezza, informiamo quale è la situazione ad oggi 31 ottobre 2012, per quanto riguarda la caccia all’interno delle aree in gestione al Parco del Po e della Collina Torinese, a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale n. 19 del 2009 e della sentenza del TAR dell’ 11/10/12.
Possono cacciare nell’Area Contigua del Parco del Po Torinese coloro che risiedonoin uno dei comuni della “Area Contigua”, cioè i cacciatori residenti nei comuni di: Beinasco; Borgaro Torinese; Brandizzo; Bruino; Brusasco; Carignano; Carmagnola; Casalgrasso; Castagneto Po; Castiglione Torinese; Cavagnolo; Chivasso; Cigliano; Crescentino; Gassino Torinese; La Loggia; Lauriano; Lombriasco; Mazze’; Moncalieri; Monteu da Po; Nichelino; Orbassano; Rivalta di Torino; Rondissone; Saluggia; San Mauro Torinese; San Raffaele Cimena; San Sebastiano da Po; Settimo Torinese; Torino; Torrazza Piemonte; Venaria; Verolengo; Verrua Savoia; Villareggia; Villastellone; Baldissero Torinese; Pino Torinese.
I cacciatori residenti in uno di questo comuni possono cacciare in tutti i territori dell’area contigua, ovviamente a condizione di avere l’iscrizione ai relativi ATC, senza riguardo alla provincia. Ad esempio, un cacciatore residente a Saluggia (VC) può cacciare anche a Carignano (TO) o a Casalgrasso (CN).
Più fortunati sono i residenti del comune di Casalgrasso, in quanto comune compreso nelle aree contigue sia del tratto torinese, sia del tratto cuneese. Pertanto, ferma restando l’iscrizione ai relativi ATC, potrebbero cacciare in tutte due le aree. Lo stesso dicasi per i residenti di Crescentino e Verrua Savoia per quanto riguarda i tratti torinese e vercellese-alessandrino, questo almeno in teoria, in quanto l’Area Contigua del Po nel tratto vercellese è anche ZPS (Zona di Protezione Speciale), quindi, a seguito della sentenza del TAR citata, ad oggi su quei territori non è permessa la caccia.
Sempre ad oggi la tabellazione dell’Area Contigua non è obbligatoria e neppure si sa se e chi dovrebbe effettuarla. I cacciatori che non conoscessero i confini dell’Area Contigua possono richiedere i files delle mappe scrivendo all’indirizzo email: [email protected]
La sentenza del TAR ha vietato la caccia nelle ZPS (Zona di Protezione Speciale) e nei SIC (Siti di Importanza Comunitaria). Il Parco del Po e della Collina Torinese ha in gestione diversi SIC, tutti più o meno, ma non perfettamente, coincidenti con le Riserve Naturali. In queste aree la caccia è vietata e le parti coincidenti con le Riserve sono già tabellate. Un nuovo SIC che è stato affidato al Parco del Po e della Collina Torinese è il SIC del Mulino Vecchio, a cavallo della Dora Baltea, dal ponte fra Cigliano e Rondissone fino a Mazzè. In questo SIC la tabellazione non è obbligatoria, ma si sta predisponendo una qualche forma di identificazione dell’area, in modo da rendere più facile riconoscere le aree dedicate all’attività venatoria.
La regione si è attivata per effettuare l’incidenza della caccia nei vari SIC, quindi probabilmente presto ci saranno novità. La situazione è in continua evoluzione e sempre più complicata. Per eventuali chiarimenti non si esiti a contattare il Servizio di Vigilanza dell’ente parco, al numero 01164880164.
Scritto dal responsalbile della vigilanza